Non è Manchester. Nonostante i 7 gol, nonostante una squadra in bambola, nonostante le certezze ora vacillanti. Non è Manchester perchè la Roma è più di un fuoco fatuo. Non è Manchester perchè non è un quarto di finale senza rivincita. Non è Machester perchè la Roma è seconda nel girone e può passarlo. Non è Manchester perchè non si è all’apice di un percorso, ma all’inizio.
Le differenze ci sono, tra Roma e Bayern, è evidente. Altrettanto evidente è che la Roma possa reagire in fretta, rialzarsi e continuare a sgretolare avversari, anche se in un campionato misero e poco allenante come la Serie A. Un campionato dove in pochi se la giocano e in troppi puntano sul fisico e sulle barricate. La Roma no, può e deve rialzarsi, leccarsi le ferite, e tornare a macinare gioco. Può e deve vincere lo scudetto perchè dopo la disfatta di ieri i tifosi lo hanno chiesto. Può e deve passare il girone per provare ancora l’importanza delle sfide europee.
Può e deve ancora crescere, insieme al suo allenatore e alla società. La Roma può e deve diventare come il Bayern, domani. Perchè esprime un bel gioco, perchè ha bravi giocatori, perchè Garcia è un ottimo allenatore. Perchè la sconfitta di ieri non ha nulla di definitivo. Perchè bisogna saper perdere per imparare a saper vincere. Perchè ancora una volta i tifosi, ieri la parte più bella del calcio, hanno tracciato la via. Perchè, nonostante tutto… non è Manchester.
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