Mondiali femminili: la FIFA ci discrimina

Per i prossimi mondiali femminili di Canada 2015, la FIFA ha disposto che tutte le partite si giochino su campi in erba sintetica. La decisione ha fatto infuriare le calciatrici che vedono in questa disposizione un principio discriminatorio, tanto da decidere di far ecausa alla FIFA e alla Canadian Soccer Association.

Sul sito thinkprogress.org Amby Wambach, star internazionale del calcio femminile, ha dichairato: “Si tratta di fare la cosa giusta e penso che questo sia la cosa giusta da fare. Dobbiamo combattere questa battaglia per la Coppa del Mondo e per il futuro. La FIFA deve capire che questa decisione non è corretta. La FIFA lo sa e non può ignorarci, non avrebbe mai preso una decisione del genere per gli uomini”.

Come recenti studi dimostrano, giocare su campi di erba sintetica aumenta il rischio di infortuni alle articolazioni (ginocchia e caviglie in particolare). La decisione della FIFA sembrerebbe sottovalutare l’importanza di un movimento che lotta tra mille difficoltà per emergere ed avere pari dignità e diritti del suo corrispettivo maschile. Creare un bel logo, spendere belle parole per questo evento può essere utile, salvo poi contraddirsi facendo disputare un mondiale su campi… “di serie B”. Nel 2015, questa discriminazione, sarebbe davvero improponibile.

“Alla fine, abbiamo fiducia che l’equità e l’uguaglianza prevarranno su sessismo e testardaggine”, queste le parole di Hampton Dellinger, l’avvocato che cura gli interessi delle calciatrici.